Habanero

Habanero Red Savina

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Il Red Savina è sicuramente uno dei più piccanti dei “Capsicum Chinensis” conosciuti come gli “Habanero”, entrò nel Guinness dei primati nel 1994 e restò imbattuto fino al 2007.

L'Habanero è oggi coltivato soprattutto nella penisola dello Yucatan – Messico dove sembra aver trovato un particolare sistema ecologico idoneo alla sua crescita e il suo utilizzo nella gastronomia maya risale a tempi remoti: secondo la documentazione che ne configura la D.O.C., il suo impiego alimentare era diffuso già nel 7.500 a.C.. Attualmente è parte essenziale del consumo quotidiano messicano e, eccezion fatta per la sostituzione dell’aceto di agave con quello di canna da zucchero o con succo di limone, la tradizionale ricetta della salsa a base di habanero oggi impiegata e prodotta dalla MCARIBBEANMEXICO, mantiene gli stessi ingredienti della formula più antica.

La crescita ottimale delle piante necessita di clima caldo e asciutto, un’eccessiva umidità del terreno, infatti, produrrebbe frutti dal sapore amaro. Mentre mantenerle in vita al di sotto dei 20° C risulta assai difficile, in ambienti tropicali. L’Habanero è una pianta annuale, in grado di produrre fiori, e quindi frutti, in maniera continuativa nel corso dell’anno. Essa può raggiungere un altezza che può variare dai 60 e 90 cm, il peperoncino si presenta con forma bombata, liscio, il colore varia da verde per un frutto all’inizio della maturazione fino a raggiungere completa maturazione e diventare rosso e successivamente giallo.

Oltre la proverbiale fama dell’Habanero per il suo gusto potente e aromatico, esso è conosciuto anche per le numerose virtù terapeutiche, dovute per la maggior parte, ma non solo, alla rilevante concentrazione di capsaicina (*) al suo interno.

Tra le numerose proprietà attestate, ricordiamo: rilevanti concentrazioni di vitamina A e C, beta-carotene e flavonoidi antiossidanti, oltre ad azioni antinfiammatorie, analgesiche, antibatteriche, immunomodulatorie degne di nota e metaboliche positive per il microcircolo. Inoltre, grazie alla sollecitazione provocata dalla capsaicina, a seguito dell’assunzione il corpo rilascia una prima scarica di adrenalina, seguita dalla liberazione di endorfine, dando quindi una sferzata di energia e benessere all'organismo.
Risulta infine attestata una modesta azione anticancro.

(*)La capsaicina (o capseicina) è il composto chimico presente, in diverse concentrazioni, nelle piante del genere Capsicum. E che, stimolando i recettori del caldo VR1 (recettori per i vanilloidi 1) situati anche sulla lingua, sono i responsabili della tipica sensazione di bruciore.
La scala di Scoville (SHU) misura della piccantezza di un peperoncino. Questi frutti del genere Capsicum contengono alcune sostanze, dette capsaicinoidi, di cui la più abbondante è la capsaicina, un composto chimico.